Il progetto turistico ha predisposto un “Itinerario pariniano”, un percorso che segnala i luoghi legati alla figura del Parini: chiesa antica, fonte battesimale, lapidi, piazza, casa natale.
Analogamente è stato predisposto l’itinerario “Ville e palazzi storici”, che conduce i visitatori ad ammirare le nobili dimore sette-ottocentesche presenti nel territorio e l’itinerario “chiese e cappelle”.
I percorsi e gli edifici sono indicati con una segnaletica turistico-culturale appositamente progettata.

Il percorso pariniano prende avvio dalla Casa museo.

Nel 1847 in P.za della Vittoria, venne inaugurata una lapide al Parini, collocata ai piedi della scalinata che porta alla nuova chiesa parrocchiale. In marmo bianco, poggia su una base di granito con ornamenti di arenaria. Sopra è posto un bassorilievo che rappresenta la testa del poeta di profilo.
Si legge: ”A Giuseppe Parini / gloria dell’ingegno lombardo / che nuovi sentieri aprì / all’italica poesia / e la fè potente interprete / d’alti pensieri e di sdegni magnanimi / derisor sublime de’ fiacchi costumi / banditor sincero delle verità più utili / maestro di uno stile pellegrino temperato / che ubbidisce al concetto e gli cresce energia / alcuni estimatori perché qui dove poveramente nacque / e prima s’ispirò nel riso / di cielo sì lieto / abbia il nome di lui perenne ossequio”.
La commemorazione pariniana del 1847 assunse anche finalità patriottiche.

Nella piazza principale di Bosisio, delimitata dal Palazzo Cesati, sede municipale, si trova il Monumento a G. Parini. L’opera fu affidata a F. Confalonieri di Costamasnaga (1850-1925), già autore di altri monumenti, tra i quali quello a Pio IX (Basilica di S. Ambrogio) e quello di Antonio Stoppani (Lecco).
In occasione del secondo centenario della morte del Poeta venne inaugurata la fontana – monumento. Una fusione in bronzo del cartiglio del “Catasto Teresiano, ricorda oggi i confini del borgo nel quale nacque Parini.

L’antica chiesa parrocchiale di S. Anna, in stile barocco, sorge sopra l’area di una cinquecentesca cappella dedicata alla Madonna delle Grazie.
La costruzione ebbe inizio nel 1627 e fu portata a compimento nel 1643. Fu progettata dall’architetto milanese G.Bombarda, allievo del Richini.
Venne posta sotto la protezione di S. Anna.
La chiesa è costituita da un’unica navata con cappelle laterali. Nella prima a sinistra, era posto il Fonte battesimale in cui fu battezzato Parini nel 1729. E’ un’opera preziosa, in marmo nero con vasca a forma ottagonale, realizzata intorno al XVII secolo. Oggi si trova nella cripta della nuova chiesa parrocchiale.
La Chiesa per anni venne abbandonata e nel dopoguerra trasformata in magazzino.

Villa Appiani – Banfi – Cantù è la residenza signorile più nota e celebrata di Bosisio Parini, importante per l’ampio parco annesso, degradante fino a raggiungere la riva del lago.
Fu dimora di Angelina Appiani, sorella del pittore Andrea Appiani, anch’egli nativo di Bosisio, intimo amico del poeta Parini.

Nel giardino, in memoria di questa amicizia e per ricordo dei due artisti, nel 1840 furono poste due stele neoclassiche recanti i busti di entrambi.

Presso la biblioteca comunale, allestita nel complesso che un tempo fu la Filanda Dubini, ha sede il Centro Internazionale studi pariniani, ove sono raccolte tutte le opere di Parini e dove periodicamente si tengono conferenze di approfondimento degli scritti del grande Poeta.